Son salvo … La mia canzon d'amore … Ad altro lato

I Puritani von Vincenzo Bellini


ARTURO
Son salvo, alfin son salvo.
I miei nemici falliro il colpo,
e mi smarrir di traccia.
Oh patria...oh amore,
omnipossenti nomi! Ad ogni passo
mi balza il cor nel seno, e benedico
ogni fronda, ogni sasso.
Oh! Com'è dolce e un esule infelice
vedere il suo tesoro
e, dopo tanto errar di riva in riva,
baciar alfin la terra sua nativa!
Qual suon?

La mia canzon d'amore!...Oh, Elvira,
ove t'aggiri tu?...Nessun risponde, nessun.
A te così cantava
di queste selve tra le dense fronde,
e tu allor eco facevi il canto mio!
Deh! Se ascoltasti l'amoroso canto...
odi quel dell'essiglio, odi il mio pianto.
A una fonte afflitto e solo
s'assideva un trovator;
toccò l'arpa e suonò duolo,
sciolse un canto, e fu dolor.
Brama il Sol allor ch'è sera,
brama sera allor ch'è Sol.
Gli par verno primavera,
ogni gioia gli par duol!
Qual son! Alcun s'appressa.

Ad altro lato vanno I furenti.
Son già lontani. Perchè mai non posso
porre il piedi entro l'adorate soglie?
Dire a Elvira il mio duol, la fede mia?
Ah! No...perder potrei
me stesso e lei. Or si ripigli il canto.
Forse a me verrà, se al cor le suona
come nei dì felici,
quando uniti dicemmo:Io t'amo! Io t'amo!
Corre a valle, corre a monte
l'esiliato pellegrin,
ma il dolor gli è sempre a fronte,
gli è compagno nel cammin.
Cerca il sonno a notte oscura
l'esiliato pellegrin;
sogna, e il desta la sciagura
della patria e il suo destin.
Sempre eguali ha I luoghi e l'ore
l'infelice trovator.
L'esiliato allor che muore
ha sol possa al suo dolor, ecc.

Ich bin gerettet … Mein Liebeslied … Nach der anderen Seite

Szene des Arturo und Romanze Arturo / Elvira
zu Beginn des dritten Akts von Bellinis I Puritani.